Collezionismo moderno
Collezionismo
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Durante il XVIII secolo si verificarono forti trasformazioni sociali che diedero atto ad una serie di mutamenti che segnarono il volto delle maggiori realtà europee. Apice di questi moti rivoluzionari fu la prima rivoluzione francese seguita dell'illuminismo. La progressiva affermazione della borghesia ed il conseguente rinnovamento del gusto portarono il collezionismo colto nobiliare di un tempo a cedere il posto al collezionismo moderno borghese.

In questo periodo nacquero i musei luoghi prescelti per raccogliere, ricollocare e mostrare il gusto, la cultura e gli oggetti di interesse del tempo. Il potere statale del XVII secolo diventa a sua volta collezionista e gallerista, crea le collezioni pubbliche per celebrare la sua storia e la sua importanza. Si può notare come la Francia sotto Napoleone aumentò esponenzialmente le proprie collezioni di beni artistici. Questi beni ottenuti per vittoria militare o per spedizione archeologica (es. la stele di Rosetta), tuttora compongono gran parte del patrimonio culturale del Louvre. Un esempio di questa ricollocazione è la famosa Gioconda di Leonardo Da Vinci. Queste trasformazioni culturali da un lato crearono il senso di identità nazionale (nazione) e appartenenza ad un territorio, ma dall'altro lato alimentarono lo scontro etnico tra le popolazioni e diventarono strumento di espansione per ilcolonialismo.

Nel XIX secolo il lavoro congiunto di musei, mercanti, collezionisti e pubblico crearono e svilupparono quello che successivamente verrà chiamato mercato dell'arte. Infatti il collezionismo privato continuò a fiorire nel XIX secolo, determinato sia dalla passione per l'arte che dal desiderio di investire i capitali: fra le maggiori collezioni italiane del secolo vanno ricordate, tra le altre, quelle di Gaetano Filangieri a Napoli, di Giacomo Carrara a Bergamo, di Teodoro Correr a Venezia e di Federico Stibbert a Firenze; per quanto riguarda gli altri paesi europei, importanti furono la Wallace Collection (Londra) e la Jacquemart-André (Parigi).

Sempre verso la fine del secolo iniziarono a formarsi anche le grandi collezioni americane, tra cui vanno ricordate quelle di Andrew W. MellonIsabella Stewart GardnerJohn Pierpont MorganSamuel H. Kress e Paul Getty.